“Non abbiamo la strumentazione necessaria per supportare la ventilazione polmonare di eventuali pazienti positivi”. Così Maria Franca Occhiuzzi, direttore dell’Unità operativa complessa di Anestesia, Rianimazione e Terapia intensiva, ha dichiarato all’inviata della trasmissione “Fuori dal Coro” di Rete 4, parlando della situazione dell’ospedale di Cetraro.
Il nosocomio, lo ricordiamo, dove è stato registrato il primo caso calabrese di paziente positivo al coronavirus.
Ancora più drammatica la testimonianza del nefrologo Roberto Pititto. “Quello che abbiamo fatto qui per un unico paziente, con l’esperienza e il buon senso, non sarebbe replicabile su vasta scala”.
“Mettiamo il caso che arrivi più di un paziente – ha detto il direttore sanitario dell’ospedale di Cetraro Vicenzo Cesareo – dove li mettiamo. I posti di rianimazione in Calabria sono talmente pochi- ha aggiunto – che non si può scegliere chi far vivere o far morire”.
“Fra i medici c’è rabbia, c’è indignazione, c’è anche paura – gli ha fatto eco ancora Roberto Pititto – e anche se siamo un esercito senza armi, o con armi obsolete, la guerra tocca a noi comunque farla”- ha concluso amaramente.
Le telecamere di Rete 4 all’ospedale di Cetraro: siamo senza strumentazione
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