La diffusione del virus può comportare una riduzione della manodopera agricola e questo ha sollevato preoccupazioni in vista dei futuri raccolti in Colombia, Brasile e Perù, che rappresentano quasi i due terzi della produzione mondiale di arabica. In particolare in Colombia, dove la raccolta dei chicchi è meno meccanizzata. Senza contare che le restrizioni hanno conseguenze su tutta la filiera commerciale. Alcuni tra i maggiori commercianti di caffè al mondo si starebbero preparando ad affrontare problemi di interruzione della catena di approvvigionamento. Ma il Covid 19 ha comportato anche un cambiamento dei consumi: il lockdown ha bloccato gli acquisti di bar, caffetterie e macchinette, ma ha fatto crescere il consumo domestico, che predilige la qualità più alta. Così gli acquisti nei supermercati (gonfiati anche dalle ondate di panico nella popolazione) hanno avuto come conseguenza il rialzo dei prezzi dell’Arabica. Il Covid-19 – afferma l’Organizzazione mondiale del caffè – avrà probabilmente un profondo impatto sul settore, sia sul fronte della produzione, sia del consumo e del commercio internazionale. (Fonte: Agi.it)
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