E’ stata una scelta “inevitabile”, il voto del Senato e, soprattutto, le modalità di quel voto hanno reso chiaro che non c’era spazio per altre maggioranze. Sergio Mattarella accompagna – visibilmente contrariato – Mario Draghi nel laborioso processo di dimissioni e scioglie le Camere sancendo la fine anticipata della legislatura. Si voterà domenica 25 settembre, di fatto l’unico giorno possibile in base alle regole che concedono un massimo di 70 giorni dal giorno dello scioglimento ma anche un minimo di 60 per permettere le complesse operazioni di presentazione delle liste e una giusta campagna elettorale.
Sulla Gazzetta Ufficiale odierna sono stati pubblicati i decreti presidenziali per lo scioglimento del Senato e della Camera e la convocazione dei comizi per le elezioni. Il decreto di convocazione dei comizi elettorali è per le elezioni del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati per il 25 settembre 2022 e di determinazione della data della prima riunione delle nuove Camere fissata per il 13 ottobre 2022. Il decreto di assegnazione alle Regioni del territorio nazionale e alle ripartizioni della circoscrizione Estero riguarda il numero dei seggi spettanti per le elezioni per il Senato della Repubblica. Il decreto di assegnazione alle circoscrizioni elettorali del territorio nazionale e delle ripartizioni al territorio della circoscrizione Estero del numero dei seggi spettanti per le elezioni della Camera dei Deputati.
Un periodo lungo, al quale si aggiungeranno altre settimane per la formazione del nuovo governo e che permetterà quindi al premier Mario Draghi – naturalmente in carica per gli affari correnti – di continuare a guidare il Paese per circa altri quattro mesi. Da qui nasce l’appello preoccupato del presidente della Repubblica che, dopo aver firmato il decreto di scioglimento, compare agli italiani per ricordare quanto la situazione sia difficile e per sensibilizzare i partiti a collaborare con il presidente del Consiglio nonostante la campagna elettorale si annunci spigolosa. “Il Governo – premette Mattarella – incontra limitazioni nella sua attività, ma ha gli strumenti per operare in questi mesi prima che arrivi il nuovo esecutivo. Non sono possibili pause – sottolinea – nel momento che stiamo attraversando, i costi dell’energia hanno conseguenze per famiglie ed imprese, vanno affrontate le difficoltà economiche, ci sono molti adempimenti da chiudere nell’interesse dell’Italia”. (Fonte: Ansa)