Locri – I giudici del Tribunale di Locri hanno disposto per il 10 febbraio prossimo l’esame di Fabrizio Corona in qualità di teste assistito. L’ex “re dei paparazzi” deve deporre in un processo a carico, tra l’altro, di due suoi amici ed ex collaboratori, l’avvocato Tommaso Delfino e Marco Bonato, imputati per riciclaggio in relazione ad una parte di denaro che circa 10 anni fa è stata utilizzata per acquistare un appartamento a Milano, in via Cristoforis. Casa – in cui viveva Corona – del valore di circa 2,5 milioni di euro e ora da circa un anno sottoposta a sequestro dall’autorità giudiziaria milanese.
Il rogito per l’acquisto dell’immobile a Milano, secondo quanto emerso dall’inchiesta, è stato effettuato a Locri e i soldi, suddivisi in 22 assegni circolari, versati da Delfino, su delega di Fabrizio Corona, ai due ex proprietari della casa milanese, Pasquale Ceravolo e Giuseppina Gallo, presunti venditori “fittizi” i quali a loro volta avrebbero girato le somme, secondo l’accusa, “al pregiudicato calabrese, Vincenzo Gallo, che appare così il beneficiario finale del pagamento”. Al di là della decisione assunta oggi dai giudici del Tribunale di Locri di disporre l’esame di Corona a febbraio del 2021, lo stesso ex “re dei paparazzi” aveva in mattinata, tramite il suo legale, fatto sapere di volersi avvalere della facoltà di non rispondere.