“Alla partenza dal Sudamerica un chilo di cocaina vale mille dollari per chi lo compera, all’arrivo in Europa il suo valore per l’organizzazione mafiosa che l’ha preso in carico ne vale 40mila, poi con il taglio si arriva a 300mila euro. Pochi beni al mondo danno una produttività così elevata nel giro di un mese, è chiaro che chi organizza questo traffico ha una disponibilità di risorse che si contano non a chili ma a quintali”. Lo ha detto il comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Teo Luzi, in audizione davanti alla commissione Antimafia. E l’organizzazione che domina questo mercato è la ‘ndrangheta.
Cosa nostra vuole recuperare un ruolo di di
Il comandante ha sottolineato ancora che “il narcotraffico gestito dalla ‘ndrangheta “non ha conosciuto
“Le modalità di infiltrazione e la notevole forza corruttiva di cui dispone fanno della ‘ndrangheta una dinamica e spregiudicata holding economico-finanziaria”, sottolineando infine, che “il traffico di cocaina resta l’affare principale dal quale le cosche calabresi traggono forza economica”.