Nessuno, nei mesi scorsi ed anche attualmente, ha voluto ascoltare le proteste e le preoccupazioni di magistrati, associazioni ed operatori del diritto circa gli effetti negativi provocati dalla riforma del processo penale (ribattezza riforma Cartabia dal nome dell’ex ministro della Giustizia), con l’introduzione della procedibilità a querela di alcuni reati, cioè solo su richiesta formale della vittima. Tra questi anche quello di lesioni.
Nelle ultime ore sta facendo discutere la decisione della Procura di Palermo che, sulla base di queste recenti norme, è stata costretta a chiedere l’inefficacia della misura cautelare per tre boss, imputati proprio di lesioni aggravate dal metodo mafioso. Le vittime, interpellate dal giudice come prevede la norma, si sono infatti rifiutate di sporgere querela contro i capimafia. Ai pm non è rimasto che chiedere la revoca della misura.
La vicenda riguarda i boss del clan Pagliarelli Giuseppe Calvaruso, reggente del mandamento, Giovanni Calvaruso e Silvestre Maniscalco che, oltre ai reati di associazione mafiosa ed estorsione, rispondevano in questo procedimento, a vario titolo, di sequestro di persona e lesioni aggravate dal metodo mafioso. Per entrambe le ipotesi di reato la riforma Cartabia prevede la querela come condizione di procedibilità.
I tre mafiosi sono stati arrestati prima dell’entrata in vigore della legge: in questo caso vige, dunque, il regime transitorio che impone al giudice di verificare la volontà querelatoria delle persone offese. Qualora le vittime non vogliano procedere con la querela, la misura cautelare è inefficace.
Secondo quanto emerso dalle indagini, a seguito delle quali i tre furono arrestati, gli indagati sarebbero responsabili del sequestro e del pestaggio di due persone ritenute dalla cosca responsabili di una rapina non autorizzata da Cosa nostra.
Interpellate sulla volontà di querelare i tre mafiosi le vittime si sono rifiutate. I tre boss resteranno comunque in carcere perchè destinatari di altre misure cautelari, ma la questione allarma i magistrati perchè il caso si può riproporre.