«Non ho sentito Salvini, non lo conosco né mi conosce lui, qualcuno gli avrà suggerito il mio nome. Sono onorato per questa indicazione di un leader nazionale di un partito, vuol dire che hanno valutato la mia figura professionale. Qualcuno mi avrà segnalato, sicuramente qualcuno di destra, ma io sono un tecnico e non ho mai fatto politica attiva, ho lavorato con giunte di centrodestra e centrosinistra e ho avuto sempre ottimi rapporti con tutti».
Lo ha detto all’Agi Pellegrino Mancini, medico direttore del centro regionale trapianti presso il Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria. Mancini spiega di avere appreso solo dalla stampa di essere stato proposto al governo da Matteo Salvini quale commissario della sanità calabrese.
«Questa però – ha aggiunto – è una cosa che esula da tutte le nostre volontà, quello che dobbiamo fare oggi è mettercela tutta per migliorare le condizioni della nostra Calabria che sono veramente disastrate dopo 11 anni di commissariamento che dovrebbe concludersi, è impossibile che siamo ancora commissariati e nessuno riesca a gestire la sanità».
Dopo 3 commissari in 15 giorni, in tanti si chiedono se accetterebbe l’incarico: «Si tratta di capire – risponde – esattamente qual è il mandato, quali sono le regole di ingaggio. Oltre al debito bisogna anche dare risposte in termini di salute ai cittadini».