Iniziati stamattina i primi campionamenti del mar Tirreno, nel tratto d costa che va da Pizzo a Lamezia Terme, dopo il vertice operativo ed interforze che si è svolto ieri e che è stato promosso dalle procure di Lamezia Terme, guidata da Salvatore Curcio, e di Vibo Valentia, guidata da Camillo Falvo.
L’incontro è stato fortemente voluto dalla due procure per capire in tempo reale quali siano le cause dell’inquinamento marino registrato ripetutamente in diverse località della costa tirrenica, tanto in provincia di Catanzaro – nei territori di competenza della procura di Lamezia Terme – quanto in quella di Vibo Valentia. Presenti alla riunione tutte le autorità e forze dell’ordine competenti, a partire dai carabinieri, dal nucleo Noe, capitaneria di porto, Guardia di finanza, Arpacal, Corpo forestale.  Anche alla luce delle diverse segnalazioni e denunce di mare sporco giunte nelle due procure, le autorità investigative dei due centri hanno deciso di scendere subito in campo e capire in tempo reale quali siano le cause del mare sporco e dell’inquinamento registrato in più punti.
L’iniziativa è stata tempestiva e l’intenzione è quella di giungere – dove possibile – subito all’individuazione delle cause di un fenomeno che da anni tormenta la costa tirrenica, con gravi ripercussioni anche sull’industria turistica del territorio a cavallo fra le due province. Dagli sversamenti illeciti in mare, agli allacci fognari abusivi: tutte le possibile cause saranno scandagliate da forze dell’ordine e procure per alzare un argine solido a qualunque origine illegale dell’inquinamento.