Notte prima degli esami, è scattato il countdown: sono circa 9mila gli studenti bresciani chiamati alla grande prova dell’esame di maturità, che quest’anno scatterà a partire dalle 8.30 di mercoledì 19 giugno. Sarà questo il giorno della celebre prima prova, con modalità identiche in tutti gli istituti e una durata massima di 6 ore. La prima prova, fa sapere il Ministero, accerta sia la padronanza della lingua italiana (o della diversa lingua nella quale avviene l’insegnamento) sia le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti. I candidati possono scegliere tra tipologie e tematiche diverse: per tutti gli indirizzi di studio sono previste 7 tracce che fanno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico e sociale.
La prima prova e il toto-tracce
Immancabile, come ogni anno, il toto-prima prova: ovvero, il borsino delle tracce presunte – l’ora della verità sarà solo e soltanto il giorno dell’esame – elaborato come da tradizione da Skuola.net, con il contributo di 1.500 maturandi. Per quanto riguarda gli autori in prosa dell’Ottocento il più gettonato sembra essere Gabriele d’Annunzio, con il 42% dei voti: seguono Giovanni Verga (32%) e Alessandro Manzoni (16%): per il Novecento è Luigi Pirandello, opzionato da oltre un terzo degli intervistati (il 34%), seguito da Italo Svevo (22%) e Italo Calvino (17%).
Così il borsino dell’analisi del testo, ma di poesia: sul podio Giuseppe Ungaretti (25%), Eugenio Montale (14%) e Giovanni Pascoli (12%). Il testo argomentativo, su cui come è noto ogni anno pesano le ricorrenze storiche: il centenario del delitto Matteotti è quotato oltre il 33%, seguito dai 110 anni dallo scoppio della Grande Guerra (12%), fino agli 80 anni dello sbarco in Normandia (10%). In caso la ricorrenza fosse legata a un personaggio storico, il 30% si aspetta Robert Oppenheimer (a 120 anni dalla nascita), seguito da Vladimir Lenin (morto 100 anni fa) al 20%, poi Guglielmo Marconi e Franz Kafka appaiati al 10%. L’attualità: intelligenza artificiale (24%), il conflitto israelo-palestinese (21%), violenza sulle donne e parità di genere (18%).
La seconda prova
La seconda prova riguarda invece una o più discipline che caratterizzano il corso di studi: negli istituti professionali di nuovo ordinamento, la prova verte invece su competenze e nuclei tematici di indirizzo (e non su discipline). Temi e discipline sono già state definite dal Ministero, che mette a disposizione un apposito motore di ricerca per conoscere le discipline oggetto della seconda prova: si va da Lingua e cultura greca del liceo classico fino alla Matematica dello scientifico, e ancora Sistemi e reti per gli istituti tecnici a indirizzo Informatica, la Lingua inglese per gli istituti professionali a indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica.
Il colloquio orale
Alla seconda prova seguirà infine l’inesorabile colloquio, che come sempre si svolge dopo gli scritti e riguarda anche l’educazione civica. Il tanto temuto esame orale è un colloquio in chiave interdisciplinare: la commissione valuterà sia la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite sia il profilo educativo, culturale e professionale dello studente. Prenderà il via da uno spunto iniziale scelto dalla commissione: saranno oggetto di dibattito anche i temi più significativi di ciascuna disciplina (questi ultimi indicati nel documento del Consiglio di classe di ciascuno studente). Il candidato dovrà inoltre esporre una “tesina”. Il voto finale dell’esame di Stato è espresso in centesimi, così suddivisi: massimo 40 punti per il credito scolastico, massimo 20 per la prima prova, massimo 20 per la seconda, massimo 20 per il colloquio.