L’Arpacal raddoppia a Taurianova (RC) le centraline per la misurazione della qualità dell’aria dopo l’incendio di Palmi. Stamattina i tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente hanno installato, questa volta sul Municipio, un secondo misuratore dopo quello che era stato attivato nella frazione di San Martino. L’apparecchiatura rileverà il grado di inquinamento, per capire se e quanto stiano incidendo nell’entroterra della Piana di Gioia Tauro gli effetti del rogo, a partire da sabato 20 luglio e fino a martedì 23 luglio. L’intensa attività di monitoraggio locale, frutto del dialogo costante che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Roy Biasi ha attivato con la Prefettura e l’organismo di controllo, è tesa ad affrontare all’insegna della trasparenza le preoccupazioni manifestate dalla cittadinanza sin da sabato scorso.
L’attuale fase, che dal punto di vista operativo è seguita dal vice sindaco con delega all’Ambiente, Antonino Caridi, prosegue sul campo quell’attività istituzionale che il Comune ha avviato immediatamente e nelle stesse ore in cui l’incendio è divampato, con la pronta emissione di una ordinanza che ha indicato le prime precauzioni che i cittadini hanno potuto seguire.
«Nel vertice tenuto in Prefettura – spiega il sindaco Biasi – abbiamo appreso che essendosi affievolita l’emissione di fumi dall’area dell’incendio, e non essendoci fiamme attive ma solo pochi focolai che covano sotto le ceneri, il sistema di controllo attivato è volto soprattutto all’indagine sulla composizione interna delle polveri per capire l’esatto grado della loro nocività. Ecco perché è importante che in due punti del territorio comunale, baricentrici per tutto il comprensorio della Piana, sia stata fatta questa campionatura che serve a generare un modello utile per tutti i Comuni, non solo per Taurianova».
Il sindaco Biasi, che sta seguendo costantemente le attività operative sia tramite i report del vice sindaco Caridi sia nel contatto con il tavolo di crisi formato in Prefettura, sta garantendo la massima collaborazione per cogliere in maniera scientifica la fondatezza di un allarme che ormai dura da una settimana.
«Ringrazio l’Arpacal per l’immediato riscontro alle nostre richieste – conclude il sindaco Biasi – volto a definire una mappatura del rischio aereo in tutta la Piana, ricevendo garanzia che questa fase non completerà il lavoro che serve, essendo previsto anche un monitoraggio degli effetti della caduta sul terreno delle polveri. Bisogna rispettare l’esatta portata dell’allarme sociale, senza alimentare un inutile allarmismo, e per farlo l’unico modo che abbiamo a disposizione è avere informazioni certe sui rischi per la salute e l’ambiente, assicurando una guardia alta, noi come rappresentanti delle istituzioni insieme ai cittadini che devono continuare ad osservare le regole igieniche impartite per l’uso dei prodotti della terra solo dopo un’accurata pulizia. La mia amministrazione con lascerà nulla d’intentato per far rientrare la crisi senza lasciare dubbi di sorta nella popolazione».