Un mercantile portoghese, il Vestvild, in rotta verso la Polonia, viene fermato al largo della Calabria ionica. L’equipaggio ha scoperto a bordo due clandestini, che hanno dichiarato di essere di nazionalità siriana. L’allarme è scattato quando, controllando i loro cellulari, sono uscite delle foto in cui i due avevano dei fucili e quindi il sospetto che si tratti di terroristi. A quel punto l’Autorità Portuale di Messina ha negato lo sbarco. Il titolare si è rivolto all’avvocato Enrico Mirti Della Valle per chiedere l’autorizzazione.
I due clandestini si nascondevano tra i container e non hanno opposto resistenza perché versavano in precarie condizioni di salute. Ma la tensione sulla motonave è salita quando il comandante ha ritrovato nella memoria dei loro cellulari alcune foto in cui i due impugnano dei kalashnikov.
Da qui il sospetto che possano essere terroristi. Uno dei due ha accusato febbre alta e ha un grosso ascesso in bocca da cui fuoriesce sangue. Il Vestvind, dopo aver atteso a lungo i rifornimenti al largo del Porto di Tremestieri, si trova ora al largo della costa calabrese.