Dopo oltre un secolo la comunità diocesana reggina rivedrà la tela di San Prospero, firmata dal pittore emiliano Cirillo Manicardi e dipinta per offrire un simbolo di fede e protezione alle popolazioni colpite dal terremoto del 1908.
L’olio su tela si trovava nella chiesa di San Prospero, uno dei luoghi di culto fondati dopo il sisma, ed ha una storia romanzesca. In seguito al terremoto monsignor Emilio Cottafavi, inviato da Papa Pio X in Calabria per la ricostruzione post-sisma, curò la realizzazione di un villaggio di case prefabbricate per accogliere gli orfani del territorio. Il canonico fece realizzare alcune chiese baracche per consentire l’esercizio del culto: tra esse quella dedicata a San Prospero, patrono di Reggio Emilia, per il cui altare maggiore commissionò al pittore Cirillo Manicardi l’immagine del Santo. La chiesa di San Prospero fu poi distrutta da un incendio nel 1920, ma il dipinto tratto in salvo e trasferito presso la tipografia sorta all’interno del villaggio di baracche per volontà di monsignor Cottafavi. Quando la tipografia fu dismessa si persero le tracce del dipinto. A distanza di moltissimi anni, grazie alla collaborazione tra l’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova ed il Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Cosenza, l’opera è stata rintracciata all’interno di un’abitazione privata e recuperata per restituirla alla fruibilità della comunità reggina.
Mercoledì 26 maggio alle ore 11 presso il Salone del Tribunale ecclesiastico interdiocesano di Reggio, il Capitano Bartolo Taglietti, Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza riconsegnerà il quadro a Sua Eccellenza monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, amministratore apostolico di Reggio Calabria-Bova. Alla consegna saranno presenti anche Massimo Mariani, prefetto di Reggio; il sindaco Giuseppe Falcomatà, il colonnello Marco Guerrini, comandante provinciale dei carabinieri; Salvatore Patamia, segretario regionale Ministero della Cultura della Calabria e monsignor Antonino Denisi, decano del Capitolo della Cattedrale. Il dipinto, opportunamente restaurato, sarà in futuro esposto nel Museo “Aurelio Sorrentino” di Reggio Calabria.