Svolta nelle indagini sul ritrovamento di una microcamera nel bagno delle studentesse dell’istituto professionale ‘De Filippis-Prestia’ di Vibo avvenuto il 13 febbraio scorso. I carabinieri stanno svolgendo indagini sul conto di una persona che é indiziata di delitto. Si tratta di un operatore scolastico che svolge la sua attività nello stesso istituto con libero accesso ai locali dei servizi e dunque nelle condizioni di manomettere il telaio della porta su cui è stata installata la microcamera completa di hard disk per immagazzinare i dati.
Nello specifico, questa mattina alle 7:30 è stata effettuata una perquisizione nelle proprietà dell’uomo, nei cui confronti, al momento, non è stato emesso alcun provvedimento restrittivo da parte dell’autorità giudiziaria anche se risulta indiziato del delitto di acquisizione di notizie inerenti la vita privata tramite apparecchiature telematiche.
I carabinieri hanno anche sequestrato due computer portatili, tre pen drive e due cellulari. Ad accorgersi della presenza della microcamera nel bagno era stata una studentessa, che aveva subito segnalato il fatto alla dirigente dell’istituto, che a sua volta aveva informato i carabinieri.
Le indagini vengono condotte dai carabinieri con la piena collaborazione della dirigenza, dei docenti e degli studenti dell’istituto.
Microcamera nei bagni delle studentesse della scuola a Vibo, sospettato 57enne
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