La concorrente Sara Vanni, insegnante, podcaster, cantautrice e in gara con la squadra de “Le sibille” nel famoso programma di Rai 1 “Reazione a Catena” ha denunciato sul suo profilo Twitter di aver ricevuto delle minacce contro di lei e non solo.
“A causa delle minacce ricevute nei miei confronti, della mia famiglia e dei miei amici ho esposto una querela verso alcuni profili e questa sera non commenterò sui social #reazioneacatena che, ricordiamo, è un gioco e quello doveva restare. Grazie a tutti per il supporto. In tutto questo sono stata insultata e minacciata anche per il mio orientamento sessuale – scrive Sara – Se la legge Zan fosse stata approvata, avrebbe costituito un aggravante.”
Sara ha 29 anni, è di Torino ma orginaria di Diamante (CS) e si è laureata in Lettere a Siena, con indirizzo in Arti figurative e spettacolo. Si è poi specializzata con una laurea magistrale in Media Radiotelevisivi all’Università La Sapienza di Roma. Ha anche un diploma in counseling relazionale e un master in Programmazione Neuro Linguistica. A Reazione a Catena è campionessa dal 12 agosto e fin’ora ha accumulato un montepremi di 91.032 euro in gettoni d’oro.
Tanti i messaggi a sostegno di Sara Vanni da parte degli utenti e della sua squadra che anche nella scorsa puntata hanno hanno concluso la puntata vincendo ed indovinando l’ultima parola.
Anche il sindaco di Diamante, sen. Ernesto Magorno ha inteso intervenire: “Le minacce e le offese rivolte dagli haters a Sara Vanni sono un segno inammissibile di intolleranza e inciviltà che tutta la comunità di Diamante condanna. Siamo solidali con Sara e con la sua famiglia – dice ancora il Sindaco – e, a nome di tutta la Città, vorremmo dirle che la incoraggiamo ad andare avanti e che siamo orgogliosi di lei, non solo per la bravura che sta dimostrando in televisione, ma anche e soprattutto per il coraggio e la determinazione che sta dimostrando nel suo percorso di vita”.