Non sono buone le notizie che arrivano per la Calabria in tema di diffusione del covid. Secondo le informazioni trapelate,seguendo il criterio dell’incidenza di 250 casi settimanali ogni 100.000 abitanti, la nostra Regione rischia da lunedì di fare un doppio salto: dalla zona gialla a quella rossa.
La Calabria, infatti, ha fatto segnare negli ultimi giorni un’incidenza altissima di oltre 300 casi ogni 100.000 abitanti. Anche la Fondazione Gimbe nel suo monitoraggio della settima dal 3 al 9 marzo ha stabilito che sono stati 349 gli attualmente positivi ogni 100.000 abitanti.
Le nuove misure, non si sa ancora se adottate con decreto o con un nuovo Dpcm, dovrebbero arrivare nel Consiglio dei ministri di domani, convocato per le 11:30, dopo un nuovo confronto con le regioni fissato per domani mattina.
Il peggioramento della situazione è generale ed è più grave del previsto. E, in attesa di sapere se da lunedì cambieranno ancora i criteri per entrare in zona rossa, è un’Italia ormai quasi tutta in rosso e arancione quella che dalla prossima settimana dovrà attenersi a più rigide misure di contenimento del contagio.
Delle sei regioni attualmente in giallo solo la Sicilia è certa di rimanerci almeno un’altra settimana. Il Lazio sembra avvuarsi al passaggio in arancione, con un Rt a 1,33, dovrà quasi certamente adeguarsi alle misure più restrittive della fascia rossa. Per Val d’Aosta, Liguria e Puglia, con l’Rt in bilico intorno a 1 è quasi certo il passaggio in arancione.
Il nord è un’enorme macchia scura. Già tutto in arancione da lunedì, dovrebbe veder passare in rosso certamente Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna in compagnia delle province di Trento e Bolzano, Marche, Basilicata, Campania e Molise. Umbria (con molte zone locali in rosso) e Abruzzo, con dati in calo, restano in arancione insieme al Veneto e la Toscana, in bilico fino all’ultimo per il passaggio in rosso..
Anche la Sardegna, unica regione in bianco, rischia di tornare in giallo e richiudere bar e ristoranti la sera.
E’ questo lo scenario che si ricava dal monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità relativa alla prima settimana di marzo che domani, ricevute le eventuali correzioni dei dati caricati da parte delle regioni, verrà consegnata al premier per consentire al governo di prendere le attese decisioni sulle nuove misure restrittive con la fotografia del contagio più aggiornata possibile.
Monitoraggio Iss: da lunedì si rischia di passare direttamente in zona rossa
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