Sono accusati, a vario titolo, di omicidio stradale e frode in pubbliche forniture, oltre che di alcune contravvenzioni previste dal codice penale, nell’inchiesta sulla morte del giovane di Conflenti, Mattia Albace, 19enne, deceduto a seguito di un incidente stradale avvenuto nel 2019 nel comune di Dipignano, nel tratto dell’A2 compreso tra gli svincoli autostradali di Cosenza Sud e Altilia.
Si tratta di: Luigi Mupo, Venturino Veltri, Antonio Procopio, Alessandro Perri, Sandro Assunto, Massimo Mastroianni, Antonio Armentano, Raffaele Frassetti, Remo La Manna, Giuseppe Loria, Salvatore Rizzuto, Antonio Mangiola, Guido Guigli, Francesco Guigli, Gianluca Fiore e Stradedil Srl.
L’inchiesta è coordinata dal Procuratore Capo Mario Spagnuolo e dal Pm Emanuele Greco. Secondo la procura di Cosenza, gli indagati avrebbero frodato lo Stato relativamente all’esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria sulla rete stradale di Anas S. p. A. sull’A2 del Mediterraneo “Salerno Reggio Calabria”, procedendo ai lavori in maniera difforme da quanto previsto nel Capitolato Speciale d’Appalto, con specifico “riferimento alle caratteristiche prestazionali superficiali delle pavimentazioni stradali rappresentate dai valori dell’aderenza in condizioni di asfalto bagnato”.