Tiziana Tozzo e Morgan Algeri hanno tentato di salvarsi dopo che la loro auto è precipitata nel lago di Como. Da quanto si legge sulla Provincia di Como, in base alla relazione dei sommozzatori dei vigili del fuoco, depositata sia in Procura a Como sia sul tavolo della squadra Mobile, i due erano riusciti a uscire dall’abitacolo del suv Mercedes, aprendo la portiera del conducente ma non sono riusciti a risalire abbastanza in fretta verso la superficie. La donna, 45 anni di Cantù (Como) ma originaria di Canolo in provincia di Reggio Calabria operaia in una azienda alimentare. aveva un figlio di quattordici anni. L’uomo, 38 anni di Brembate Sopra (Bergamo) pilota della scuola di volo di Caravaggio (Bergamo).
La ricostruzione contenuta nella relazione dei vigili del fuoco, conferma quello che era già emerso nell’immediatezza, quando i sommozzatori erano riaffiorati dopo aver individuato sul fondale, i due corpi fuori dall’abitacolo. Dunque, stando a questi primissimi dettagli, Algeri avrebbe seguito le indicazioni di ciò che si deve fare per un salvataggio in queste situazioni, così come era stato addestrato a fare.
La ricostruzione
“Il fatto che i due corpi fossero fuori dall’abitacolo, permette anche di appurare che le cinture erano state sganciate, anche questo elemento seguendo quelle che sono le procedure di evacuazione di una vettura caduta in acqua. Insomma, Tiziana e Morgan – in attesa dell’esito dell’autopsia – avrebbero fatto tutto correttamente nel tentativo di uscire da quella trappola in cui erano caduti per motivi che non sono ancora chiari”.
La relazione depositata dai vigili del fuoco sommozzatori chiude una prima parte dell’indagine, quella che attende ora solo l’esame autoptico. Poi il pubblico ministero Giuseppe Rose dovrà entrare nel dettaglio di ciò che può essere successo in quel parcheggio sul lago e posto sotto sequestro dalla giornata di martedì.