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sabato, 25 Gennaio, 2025
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Morti sul lavoro, Guzzi (Unilavoro Pmi): Migliorare la salute e la sicurezza dei lavoratori

La strage sui luoghi di lavoro continua a mietere vittime. Solo nella giornata di avanti ieri sono morte tre persone.  A Genova un operaio di 52 anni è stato travolto da una ralla mentre controllava i sigilli di un container e morto sul colpo. L’altro operaio, alla guida del mezzo, è rimasto ferito dopo essere stato sbalzato fuori dalla cabina di guida. A Salerno, precisamente a Postiglione, ha perso la vita un giovanissimo uomo, travolto da un camion mentre lavorava nell’azienda di famiglia. Ad Elmas, Cagliari, nella zona industriale, due operai sono rimasti schiacciati da un camion in manovra. Per uno di loro, non c’è stato scampo.

Questi ultimi, gravissimi incidenti, avvenuti in questi ultimi giorni, raccontano una situazione drammatica che non accenna a migliorare. I dati sono inquietanti. Tra gennaio e agosto 2024, l’Italia ha registrato 680 infortuni sul lavoro, di cui 507 avvenuti in occasione di lavoro e 173 durante il tragitto casa-lavoro (in itinere). Il confronto con lo stesso periodo del 2023 evidenzia un aumento del 3,5% nei decessi totali, pari a 23 vittime in più. Le denunce di infortunio, presentate all’Inail nei primi sette mesi del 2024 sono state 350.823, in aumento dell’1,7% rispetto alle 344.897 dello stesso perdo del 2023. Tante sono state anche le denunce di infortunio con esito mortale: 18 in più rispetto a quelle dell’anno precedente. Tutto questo richiede una riflessione accurata. A dirlo, Sebastiano Guzzi, Vice Presidente Nazionale Unilavoro Pmi, il quale “quando parliamo di sicurezza, il riferimento è molto chiaro: ci sono diritti e doveri, che entrambe le parti contrattuali devono rispettare per evitare di compromettere la propria e l’altrui sicurezza. I lavoratori non sono solo meri titolari di diritti, ma parte attiva nel mantenimento della sicurezza sul lavoro in quanto i mezzi e gli strumenti a loro attribuiti, devono essere utilizzati secondo i dettami previsti dai regolamenti, e prescritti nella valutazione dei rischi.

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Tenuta delle Grazie 13_6_2024

A loro volta, precisa Guzzi, i datori di lavoro, dovranno garantire un ambiente di lavoro sano e privo di rischi. Oltre al datore di lavoro, l’obbligo di tutelare la sicurezza si estende ai dirigenti e preposti, a lui equiparati nell’esercizio di tale responsabilità. Per tutelare il lavoratore, sarà necessario non solo fornire i mezzi, ma assicurarsi che lo stesso li usi in modo appropriato. E’ necessario pertanto, conclude Guzzi, adottare provvedimenti e misure preventive utili a prevenire e ridurre il pericolo di infortuni. Tra le misure più efficaci si annoverano l’informazione, la formazione, l’addestramento. Misure finalizzate a preservare la salute e l’integrità dei lavoratori.

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