Due musicisti dal grande talento uniti nella vita e nella comune passione: la musica. Giacomo Piepoli, al clarinetto, e Stefania Argentieri, al pianoforte, si esibiranno in tre concerti esclusivi di grande interesse, nell’ambito della 47^ edizione del festival MusicAMA Calabria, venerdì 20 dicembre, alle ore 10:30, a Palazzo Guzzi, e successivamente, alle ore 18:00, nel Foyer del Teatro Grandinetti di Lamezia Terme, e sabato 21 dicembre, alle ore 18:00, nella Sala Concerti di Palazzo De’ Nobili di Catanzaro. «Questo triplice appuntamento – ha commentato il direttore artistico Francescantonio Pollice – sarà un’occasione per ascoltare due musicisti di grande talento che, per le loro riconosciute doti tecniche ed esecutive, hanno ricevuto numerosi consensi». Dotati di un suono pulito e preciso i due musicisti, grazie alle timbriche di due strumenti acusticamente nobili come il clarinetto e il pianoforte, esaltano la bellezza e l’universalità della musica eseguita. Un lavoro che riflette il percorso musicale che li contraddistingue e che genera una moltitudine di emozioni. La liricità, le armonie e il gusto melodico caratterizzano ogni loro esibizione.
Il Duo Piepoli-Argentieri nei loro concerti dialoga continuamente in modo delicato ed elegante; un’attenzione con la quale, oltre a confermare le loro doti tecniche, riesce a rivelare bellezze nascoste del loro repertorio. Con il suono vellutato del suo clarinetto, Giacomo Piepoli riesce a fondersi alla perfezione in un dialogo calibrato con il pianismo delicato di Stefania Argentieri. Nel corso del loro programma eseguiranno musiche di Johannes Brahms, Luigi Bassi, Roberto Corlianò, Isaac Manuel Francisco Albéniz e Pedro Iturralde; scelte che danno un’esatta dimensione del loro poliedrico universo e della loro voglia di ricerca continua. La “Sonata op. 120 n. 1”, opera tra le più rappresentative di Brahms nella sua fase matura, riflette la sua profonda ammirazione per il clarinetto, uno strumento che aveva conosciuto e apprezzato grazie alla collaborazione con Mühlfeld. La “Fantasia sui temi di Rigoletto” di Luigi Bassi, per clarinetto e pianoforte, è una celebre trascrizione virtuosistica di temi tratti dall’ omonima opera di Giuseppe Verdi. La composizione si basa principalmente su alcuni dei temi più iconici di Rigoletto, come la “Canzone di Gilda” e il “Questa o quella” di Duke, che Bassi ha arricchito con elaborazioni, ornamentazioni e contrappunti. Benché non sia un brano da considerare musica da camera, questo brano è molto ambito dai clarinettisti poiché, data l’ardua sfida virtuosistica, è inserito nei programmi dei più importanti concorsi internazionali.
La “Fantasia sui temi de La Traviata”, invece, è stata scritta appositamente da Roberto Corlianò, celebre virtuoso del pianoforte italiano, che richiede una grande capacità tecnica e controllo assoluto di tutta l’estensione della tastiera; quasi che abbia necessità di due pianoforti per rendere al meglio tutta la tessitura. “Sevilla” è una delle composizioni più celebri di Isaac Albéniz, parte della sua suite per pianoforte España (opus 165), scritta nel 1890. Questa composizione cattura l’essenza della città andalusa di Siviglia, con una melodia vivace e ritmi che evocano l’energia e il fascino della Spagna meridionale. La “Danza Pequeña” di Pedro Iturralde è una delle sue composizioni più conosciute, scritta per clarinetto e pianoforte. Questo brano breve, ma vivace, rappresenta perfettamente il carattere della musica di Iturralde, che mescola influenze della tradizione musicale spagnola con una scrittura moderna e accessibile. Un repertorio che farà apprezzare compositori meno conosciuti e che non mancherà di coinvolgere gli spettatori in un vortice di emozioni.