«Allo stato, non è in corso alcuna collaborazione». È quanto sostiene – attraverso il suo avvocato Francesca Marzia – il quarantatreenne Luca Adornato coinvolto in diverse inchieste coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria. Nei giorni scorsi, il pm Sara Amerio ha depositato, nel processo “Gambling”, alcune dichiarazioni rese a verbale da Adornato, che oggi contesta l’appellativo di collaboratore di giustizia.
«Sarà sua cura – scrive l’avvocato Marzio – chiarire presso le sedi opportune la posizione propria ed altrui rispetto a talune dichiarazioni rese nei mesi scorsi e versate nel procedimento “Gambling” che si sta celebrando con rito ordinario dinanzi al Tribunale Collegiale di Reggio Calabria». Adornato è ritenuto molto vicino ai rampolli della cosca Tegano, Domenico e Mariano, i cosiddetti “teganini”. In precedenza è stato coinvolto anche in altre inchieste come “Random” e “Mosaico” per traffico di droga e “Fullones” dove era finito in un giro di truffe con le Postepay.