“Abbiamo fatto l’interrogatorio per entrambi”. Lo ha detto il sostituito procuratore della Repubblica di Cosenza Antonio Bruno Tridico uscendo dal carcere dove si é svolto l’interrogatorio di garanzia di Acqua Moses e Rosa Vespa, i coniugi fermati per il rapimento di Sofia, la neonata sequestrata nella clinica “Sacro cuore”, dov’era stata partorita, e ritrovata dalla polizia il giorno dopo. I coniugi hanno risposto alle domande poste loro dal Gip e dal sostituto procuratore Tridico, senza avvalersi della facoltà di non rispondere. L’interrogatorio è durato circa quattro ore.
Intanto il Gip del Tribunale di Cosenza, Claudia Pingitore, ha scarcerato Acqua Moses accusato di concorso nel rapimento della neonata Sofia avvenuto martedì scorso un una clinica di Cosenza. Il Gip ha accolto le richieste degli avvocati Teresa Gallucci e Gianluca Garritano. Resta invece in carcere la moglie, Rosa Vespa, autrice materiale del rapimento che nel corso dell’interrogatorio ha scagionato il coniuge nigeriano.
“Il mio assistito – ha detto il suo difensore, Gianluca Garritano – è stato creduto totalmente perché lui stesso ha ritenuto credibile la gravidanza portata avanti dalla moglie. Ci sono anche delle foto che ritraggono Moses mentre bacia la pancia della moglie”.