La Procura di Salerno riceve ogni mese almeno 3 segnalazioni di minacce indirizzate al procuratore capo della Repubblica di Catanzaro. A riferirlo ĆØ il Fatto Quotidiano. GiĆ da qualche mese era stata rafforzata la scorta di Gratteri a seguito delle segnalazioni dellāFbi ai servizi segreti italiani. In quella circostanza le cosche, avrebbero dovuto colpirlo lungo il tragitto per recarsi in ufficio in quel di Catanzaro. Le intercettazioni sono allāinterno di un fascicolo aperto proprio dalla Procura di competenza ovvero quella di Salerno. Ma una volta aperto il āvaso di pandoraā il flusso non si ĆØ ancora arrestato anzi: numerosissime le segnalazioni che comprendono diverse intercettazioni telefoniche e ambientali in cui indagati per mafia sparlerebbero facendo riferimento costante al procuratore capo di Catanzaro.
Le intercettazioni in questione sarebbero piĆ¹ che attendibili: la āndrangheta starebbero solo aspettando il momento giusto per colpire. Il procuratore Gratteri nonchĆ© marito e padre, ha piĆ¹ volte dichiarato di essere ben consapevole a cosa va incontro. Ad oggi tutti i suoi spostamenti sono supervisionati ed anche il mezzo su cui si sposta ĆØ munito del cosiddetto ābomb jammerā dispositivo che inibisce le eventuali frequenze per azionare esplosivi a distanza. Va da se che anche tutta la sua famiglia ĆØ sotto stretta sorveglianza.
Momento non semplice dunque per Nicola Gratteri che nei mesi scorsi lāintero paese non ha lasciato solo, esprimendo massima solidarietĆ da Sud fino al Nord: giunge infatti notizia che nella giornata di oggi a Milano, in piazza Duca dāAosta, Ā ci sarĆ una manifestazione contro la āndrangheta proprio per sostenere il Procuratore di Catanzaro. Molte le adesioni Vincenzo Linarello co-fondatore e Presidente di GOEL ā Gruppo Cooperativo di persone, imprese e cooperative sociali che opera per il cambiamento e il riscatto della Calabria. Ā«La provincia di Milano e la Lombardia sono il posto piĆ¹ infiltrato dalla āndrangheta dopo la Calabria, sono il posto dove sta facendo piĆ¹ ha dichiarato. Noi vogliamo essere nel posto dove la āndrangheta sta reinvestendo. E non ĆØ in Calabria. PerchĆ©Ā la āndrangheta ĆØ un problema nazionale e la politica dovrebbe ricominciare a interessarsi alla lotta alle mafieĀ». Con lo slogan āMai piĆ¹ stragiā oltre ottanta sigle della societĆ civile scenderanno in piazza per ricordare che la āndrangheta ĆØ un problema nazionale eĀ che per questo la lotta alle cosche deve ritornare ad essere una prioritĆ della politica.