Riceviamo dall’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” e pubblichiamo:
Apprendiamo da una nota stampa che sarebbero iniziate le attività di “studio e monitoraggio del territorio per la realizzazione della futuribile bretella autostradale Sibari-Corigliano-Rossano” da parte degli ingegneri e dei tecnici di Anas i quali avrebbero effettuato delle attività al fine di verificarne la fattibilità.
Il Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ritiene doveroso ricordare che lo scorso mercoledì 14 aprile 2021 nella città di Corigliano il Vice Ministro del M5S On. Giancarlo Cancelleri presentò – riportiamo testualmente le sue stesse parole – «il progetto definitivo della nuova Statale 106 tra Sibari e Rossano».
È mai possibile che un “progetto definitivo” sia stato concepito senza aver preliminarmente effettuato le attività di monitoraggio del territorio necessarie, ad esempio, per capire la fattibilità dei due bypass per superare gli scali di Corigliano e Rossano, per valutare se il nuovo tracciato potrebbe rappresentare un muro tra i due centri urbani e il mare e, soprattutto, senza alcuna traccia di un finanziamento necessario per la sua realizzazione?
Quest’ultimo aspetto merita grande attenzione atteso che fino ad oggi neanche un centesimo di euro è stato deliberato dal CIPE sul fantomatico “progetto definitivo” della bretella autostradale Sibari-Corigliano-Rossano mentre nella legge di bilancio per il 2022 non vi è neanche l’ombra dei 2,2 miliardi di euro promessi (o annunciati), dal Ministro per il Sud Mara Carfagna.
Il Direttivo non ha alcun giudizio precostituito e contrario sul “progetto definitivo” della Sibari-Coserie ma nell’evidenziare che esso non risulta finanziato esprime la propria incomprensione rispetto alla scelta dell’Anas Gruppo FS Italiane di voler effettuare un nuovo sforzo progettuale per l’ammodernamento di un tratto stradale su cui, per la verità, un progetto già esiste da oltre 20 anni e risulta peraltro largamente condiviso da tutto il territorio.
Gli effetti fallimentari ed ormai conclamati del Decreto Semplificazioni e dello Sblocca Cantieri dovrebbe convincerci che per ridurre drasticamente i tempi necessari alla realizzazione delle grandi opere infrastrutturali in Italia è più semplice e molto meno oneroso per le casse dello Stato utilizzare i progetti esistenti rispetto alla possibilità di crearne di nuovi ripartendo da zero.
Il Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pertanto auspica che il Governo possa finalmente erogare dei finanziamenti per l’ammodernamento della famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria e confida nella possibilità che questi possano essere realizzati al più presto a partire dai progetti già esistenti e condivisi dai territori.