La Corte d’Assise di Catanzaro (Presidente Massimo Forciniti) ha condannato all’ergastolo Domenico Bonavota (45 anni) e Salvatore Mantella (50 anni) in relazione all’omicidio del 34enne Domenico Belsito, ucciso a Pizzo il 18 marzo del 2004. Bonavota è ritenuto il mandante del delitto mentre Mantella era accusato di avere partecipato all’agguato guidando l’auto con a bordo il killer (Francesco Scrugli, assassinato nel 2012 a Vibo Marina).
La Corte, inoltre, ha condannato il collaboratore di giustizia Onofrio Barbieri (già affiliato alla cosca Bonavota) a 13 anni di reclusione. Quest’ultimo si è autoaccusato di aver procurato l’auto rubata per compiere l’omicidio. Un omicidio che per la Dda di Catanzaro sarebbe maturato per dinamiche interne ai clan, impegnati in una lotta interna alla famiglia di ‘ndrangheta dei Bonavota di Sant’Onofrio.
Al momento del fatto di sangue Domenico Belsito si trovava in auto insieme ai figli, veniva fermato e raggiunto da una raffica di colpi d’arma da fuoco all’esterno di un bar a Pizzo. L’uomo, a causa delle gravissime ferite riportate nell’agguato, morirà pochi giorni dopo.