Catanzaro – Un dj “portavoce” della cosca. Tra le persone destinatarie di una misura cautelare nell’ambito dell’operazione “Big Bang” condotta dai carabinieri contro il clan Scerbo-Mannolo di San Leonardo di Cutro risulta anche Martino Andrea Sirelli, 43 anni, di Sellia Marina (Catanzaro), noto nel Catanzarese come “Big Martino”. A illustrare il ruolo centrale del dj nella cosca è stato, nella conferenza stampa sull’esito del blitz, il comandante della compagnia dei carabinieri di Sellia Marina, capitano Alberigo De Francesco, che ha rivelato come l’operazione odierna sia stata definita in codice “Big Bang” proprio prendendo spunto dal nome del disk jockey catanzarese.
“La figura di Sirelli è di particolare spessore, perché è latore delle volontà della famiglia Scerbo sul territorio, ne rappresenterà gli occhi e la voce”, ha ricordato il capitano De Francesco, spiegando che “è lui a occuparsi materialmente di una delle intimidazioni al centro dell’indagine al fine di far desistere un esercente dal collaborare con la giustizia, anche se l’esercente poi non si è assolutamente piegato”.
Negli atti dell’inchiesta gli investigatori inoltre così delineano il ruolo del dj Sirelli, che, si legge, “partecipa all’associazione, è uomo di assoluta fiducia della famiglia Mannolo-Scerbo, coadiuvandola nell’attività di recupero dei ratei e dei prestiti usurai, nell’imposizione e nella riscossione del pizzo, spendendo nei confronti delle vittime la carica di intimidazione del gruppo ‘ndranghetistico di riferimento, acquisendo informazioni su indagini di polizia giudiziaria in corso, svolgendo altresì la funzione di portavoce con altre ‘ndrine, reinvestendo parte degli utili delle attività illecite della cosca in attività commerciali e servizi leciti, gestiti dallo stesso”.
Operazione “Big Bang”, significativo e centrale il ruolo di “Big Martino”
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