Prosegue incessante l’attività del Comando Provinciale dei Carabinieri per il controllo del territorio secondo le direttive impartite dal procuratore Camillo Falvo tese a contrastare il diffuso fenomeno della proliferazione di armi clandestine e a prevenire regolamenti di conti anche per futili motivi in una provincia dal grilletto facile dove in più occasioni è prevalsa la logica della giustizia “fai-da-te”. Proprio nell’ambito di questa strategia predisposta in sinergia con la Procura di Vibo, durante alcuni rastrellamenti condotti nell’agro di San Giovanni, i Carabinieri della Stazione di Mileto hanno portato alla luce 3 arsenali nascosti tra la vegetazione e in due casolari abbandonati.
Nel dettaglio: un fucile da guerra FAL cal. 7,62, un fucile MAS cal. 7,50; 5 fucili calibro 12; una pistola automatica calibro 9×17; 2 fucili a canne mozze, una pistola cal. 22, una pistola da guerra in calibro 9, una pistola 9×21, una pistola in cal. 25, una pistola in cal. 7,65. Migliaia le cartucce di vario calibro. Sono stati inoltre sequestrati anche 800 gr di marijuana e di semi di canapa trovati insieme alle armi. Le armi e le munizioni, nascoste con cura per evitare il rilevamento, sono state immediatamente sequestrate dai militari. Sono attualmente in corso approfondite indagini per identificare i responsabili di questo deposito clandestino e verificare se tali armamenti siano stati impiegati o destinati a operazioni criminali sul territorio.
L’indagine si sta sviluppando sotto l’attenta supervisione del Procuratore Camillo Falvo che coordina tutte le attività investigative. L’esame delle armi e munizioni procede con il supporto di accertamenti tecnico-balistici dei Carabinieri del SIS del Comando Provinciale che potrebbero rivelare importanti dettagli sull’origine e verificare se gli armamenti fossero già stati utilizzati o destinati a operazioni criminali. Anche questi risultati operativi sono un chiaro segnale dell’impegno dell’Arma e della Procura nell’attività di contrasto alla criminalità e nel garantire la sicurezza della comunità. La collaborazione tra le Forze dell’Ordine e l’Autorità Giudiziaria resta fondamentale per prevenire e combattere con efficacia il fenomeno della diffusione illegale di armi sul territorio.