Tra i 29 indagati nell’operazione “Garbino” c’è anche l’avvocato Ottavio Tesoriere, di 70 anni, candidato non eletto alle regionali in Calabria del 2021 e già consigliere regionale di centrodestra dal 2000 al 2005. Il blitz è stato portato a termine questa mattina dalla Polizia, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, e che ha sottoposto a fermo di indiziato di delitto 11 persone, in ordine alle quali sono stati raccolti elementi integranti il delitto di associazione di tipo mafioso nonché reati satellite di scambio elettorale politico mafioso, usura, estorsione, porto e detenzione illegale di armi e stupefacenti.
Il reato ipotizzato a carico di Tesoriere è quello di scambio elettorale politico-mafioso poiché in occasione delle ultime elezioni regionali, in qualità di candidato con la lista “Occhiuto Presidente”, avrebbe stretto un accordo con Fabrizio e Pasquale Pullano, legati alla cosca di ‘ndrangheta degli Arena ed entrambi fermati nell’operazione odierna. In cambio di voti nel territorio di Isola Capo Rizzuto, Tesoriere si sarebbe impegnato, è scritto nel capo di imputazione, a fare ottenere al figlio di Fabrizio Pullano la pensione di invalidità “intercedendo con il Ctu nominato dal Tribunale di Lamezia Terme”.
Secondo l’accusa, Tesoriere avrebbe promesso anche di “procurare lavori di appalto e incarichi” e si sarebbe messo “a disposizione per ogni evenienza”. Sempre in qualità di candidato alle elezioni regionali del 2021, Tesoriere “interloquendo con una donna non meglio identificata, prometteva di fare ottenere un posto di lavoro a una persona legata alla stessa donna nel locale Consorzio di bonifica”, in cambio del suo voto.