Il sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo, attualmente sottoposto alla misura cautelare di detenzione nell’ambito dell’operazione “Rinascita-Scott” si è dimesso dalla carica con una lettera inviata al segretario comunale Adriana Avventura, al vice sindaco Maria Pascale e al presidente del Consiglio comunale Giacinto Maglia.
«Mi dimetto dall’incarico di sindaco. Prendo questa sofferta decisione – scrive – nell’attesa che la mia posizione venga chiarita e nella consapevolezza di essere totalmente estraneo alle accuse che mi vengono mosse».
La missiva, già allegata agli atti dell’interrogatorio di garanzia all’indomani dell’arresto ordinato nell’ambito dell’operazione Rinascita-Scott, è stata protocollata in Comune il 31 dicembre scorso. È dunque da questa data che comincia a decorrere il termine di 20 giorni dopo il quale il Consiglio viene dichiarato decaduto.
«Ho sempre agito nell’interesse di Pizzo e dei pizzitani – sottolinea Gianluca Callipo -. Non ho compiuto alcun atto per interesse personale, anzi ci ho anche rimesso dal punto di vista economico. Ma soprattutto non ho agevolato in alcun modo la criminalità, che ho sempre contrastato».
Dopo aver rimarcato la sua innocenza, dicendosi certo di poter dimostrare l’assoluta legittimità e legalità degli atti posti in essere nel corso del suo mandato, il sindaco della città napitina rivendica con orgoglio quelli che secondo lui sarebbero i risultati raggiunti in sette anni di amministrazione: dalla massiccia riqualificazione del centro storico al rilancio turistico di Pizzo, dall’avviato risanamento finanziario dell’Ente alle grandi opere infrastrutturali, come la progettazione e il finanziamento del lungomare che unirà la Marina di Pizzo al borgo della Seggiola, mettendo contestualmente in sicurezza la rupe su cui sorge il nucleo urbano più antico.
«Sono stato eletto con oltre il 63 % dei consensi – ribadisce per sottolineare la grande fiducia che Pizzo ha riposto in lui -, con quasi 1.500 voti di scarto rispetto al mio principale competitor. A scegliermi è stata la mia città, la stragrande maggioranza dei pizzitani, ovvero gente onesta, non certo qualche delinquente».
Dopo aver ringraziato i dipendenti comunali, i dirigenti, i consiglieri e gli assessori della sua giunta, Callipo si augura che chi verrà a guidare il Comune dopo di lui «prosegua nel lavoro svolto in questi anni», per non vanificare risultati che considera estremamente importanti per la «crescita economica, sociale e culturale» di Pizzo.
Operazione “Rinascita-Scott”, si dimette il sindaco di Pizzo Calabro: “Estraneo alle accuse che mi vengono mosse”
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