Si sono aggravate le condizioni di Gianluca Vialli, 58 anni compito lo scorso 9 luglio. La madre 87enne del grande ex calciatore e capo delegazione azzurro è partita ieri per Londra, dove il Vialli è ricoverato. Un tumore al pancreas lo perseguita da anni, e la settimana scorsa, in una nota, Gianluca aveva annunciato di sospendere i suoi impegni professionali per “utilizzare tutte le energie psico-fisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia”. Una decisione presa «al termine di una lunga e difficoltosa “trattativa” con il mio meraviglioso team di oncologi», scriveva Vialli ai suoi tifosi ed estimatori «in modo da essere in grado al più presto di affrontare nuove avventure e condividerle con tutti voi. Un abbraccio».
Al drammatico annuncio aveva subito risposto il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, secondo cui Vialli “è un protagonista assoluto della Nazionale italiana e lo sarà anche in futuro. Grazie alla sua straordinaria forza d’animo, all’Azzurro e all’affetto di tutta la famiglia federale, sono convinto tornerà presto. Può contare su ognuno di noi, perché siamo una squadra, dentro e fuori dal campo”.
Gianluca Vialli convive dal 2017 con un tumore al pancreas. Ha sempre cercato di farlo con serenità, definendo il cancro in diverse interviste come un “compagno di viaggio”. Non ha mai nascosto la sua paura di morire. “Non so cosa succederà quando si spegnerà la luce, cosa ci sarà dall’altra parte”, ha dichiarato in marzo spiegando però che nella malattia non c’è solo sofferenza, ma “anche momenti bellissimi”. Secondo l’ex capitano della Juventus “il 20 per cento da quello che ti succede ma per l’80 per cento dal modo in cui tu reagisci a quello che accade. E la malattia ti può insegnare molto di come sei fatto, essere anche un’opportunità. Non dico al punto di essere grato nei confronti del cancro, eh”.