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sabato, 21 Dicembre, 2024
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Parco eolico “Aria del vento”, Arpacal rende noti i dati ambientali

Mongrassano (CS) – L’Arpacal ha reso noti i dati ambientali relativi al parco eolico di Mongrassano, nel Cosentino, che hanno evidenziato una rumorosità superiore al consentito nel centro abitato.
“Ad esito di una richiesta di accesso ai dati ambientali, il Dipartimento provinciale di Cosenza dell’Arpacal, attraverso il servizio Radiazioni e Rumore diretto dall’ing. Francesca Tarsia, ha trasmesso – si legge nella nota dell’Arpacal – alla locale sezione “Calabria Citra” del WWF di Fagnano Castello, in provincia di Cosenza, la documentazione relativa al rapporto fonometrico che l’Arpacal ha svolto nel Comune di Mongrassano, in provincia di Cosenza, e più precisamente in località “Aia dei Venti”, dove opera un impianto eolico che la cittadinanza aveva diverse volte imputato come fattore di inquinamento acustico assolutamente insopportabile.
“Un lavoro complesso e dettagliato – fanno sapere dal dipartimento cosentino dell’Arpacal – realizzato dopo una interlocuzione con la ditta che ha installato l’impianto eolico, giungendo a conclusioni tecniche incontrovertibili. Dispiace che, in periodi passati il silenzio dell’agenzia sia stato frainteso in una mancata collaborazione nei confronti della cittadinanza, ma è stata prima rispettata una stringente normativa. Oggi, solo grazie alla liberatoria che ha concesso il Comune di Mongrassano, si rende pubblica l’attività svolta”.
La vicenda, risalente al maggio dello scorso anno, è stata complessa da gestire perché a fronte della richiesta del sindaco di Mongrassano e dei cittadini di un intervento di misurazione tecnica del rumore prodotto dall’impianto eolico è stato necessario giungere, solo dopo apposito tavolo tecnico con la ditta proprietaria dell’impianto, all’inizio delle attività di misurazione in campo a cura del Servizio radiazioni e Rumore del Dipartimento provinciale di Cosenza.
Sono state necessarie ulteriori riunioni, nel corso delle quali la ditta proprietaria dell’impianto, disponibile a fornire il supporto necessario all’effettuazione delle misure, ha fatto presente che durante il mese di luglio 2020 ci sarebbe stata l’opportunità di effettuare delle misurazioni in concomitanza di un “protocollo di on/off”, che avrebbe permesso le misurazioni con il funzionamento e lo spegnimento dell’intero parco eolico.
A seguito di questa ulteriore informazione si è deciso di procedere con un monitoraggio in continuo, effettuato nei mesi di luglio e agosto, in almeno due postazioni di quelle ritenute più sensibili ed esposte al rumore in questione. Le postazioni sono state identificate e scelte tra quelle facenti parte delle segnalazioni pervenute al Sindaco da parte della popolazione del Comune di Mongrassano.
Con le misurazioni fonometriche sono stati acquisiti dati per circa 1500 ore totali, che con un tempo di acquisizione di 100ms (10 campioni al secondo), con una mole totale di dati di oltre 50 milioni di campioni da analizzare, ciascuno corredato del proprio spettro acustico.
“In ambiente abitativo – è scritto nel rapporto tecnico di Arpacal a firma dei tecnici Ing. Nicola Miglino e Dr. Emilio Pellicori – il livello sonoro prodotto dal funzionamento del parco eolico “Aria del Vento”, sito in località Aia dei Venti nel Comune di Mongrassano, non può ritenersi accettabile, in quanto sono stati registrati, ad infissi aperti all’interno dell’ambiente abitativo individuato dalla postazione 1, valori superiori ai limiti di legge, come descritto al punto 4) del presente rapporto”.
Occorre ricordare, infine, che il rapporto era stato regolarmente trasmesso al Comune di Mongrassano nell’ottobre dello scorso anno, ed a fronte di una richiesta di accesso l’Agenzia non aveva potuto procedere a consegnare la documentazione, perché non aveva ricevuto la liberatoria del Comune stesso, in qualità di titolare del procedimento autorizzatorio dell’impianto. Su nuova richiesta del WWF, ed ottenendo la liberatoria prevista dalla normativa, l’Agenzia ha potuto quindi evadere la richiesta di accesso ai dati ambientali e quindi – conclude la nota – condividere questo rapporto con l’opinione pubblica”.

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