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giovedì, 21 Novembre, 2024
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Pensionato accusa dolore, va alla guardia medica e non trova il dottore: torna a casa e muore

Cirò Marina (KR) – Un uomo, Fortunato Cataldi di 68 anni, il giorno di Ferragosto va alla guardia medica in preda ai dolori, ma non c’è alcun dottore di turno. Rientra a casa, non chiama il 118 e muore durante la notte. La figlia Antonella ora ha deciso di presentare denuncia: “Mio padre è morto per l’assenza di un medico di guardia medica”.

La donna racconta che intorno all’una di notte, il padre ha accusato “un bruciore allo stomaco”, non riuscendo a sopportare il dolore, si è recato in auto, insieme alla moglie, presso il Poliambulatorio di via Togliatti, al cui interno c’è la postazione della guardia medica. E’ sita al pianterreno, accanto alla postazione del servizio 118. “Come mi ha raccontato mia madre- prosegue la donna -, la porta dell’ambulatorio era chiusa. C’era un cartello che avvertiva che il servizio non era attivo per carenza di medici e che sarebbe stato garantito solo a partire dalle ore 8”.

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“Mio padre – continua il racconto – ha bussato anche alla porta dell’ambulatorio che viene usato dal personale del 118, ma non gli ha risposto nessuno. All’esterno del Poliambulatorio era parcheggiata l’ambulanza della Croce Verde Silana”. Pertanto, è rincasato ed ha assunto un antidolorifico.

“Si è addormentato, forse perché questo farmaco gli ha fatto passare i dolori. Verso le sei del mattino, mia madre si è accorta che mio padre era morto e che era diventato tutto nero”, sottolinea la figlia della vittima. La famiglia ha chiamato subito il 118. Il medico di turno ha constatato il decesso dello sfortunato pensionato.

“Non si può morire per l’assenza di un medico. Questo grazie alla nostra classe politica. Dovrebbero vergognarsi tutti. Siamo al macello, non in una regione civile. La mia unica consolazione è che mio padre se n’è andato, mentre dormiva e senza soffrire”, ripete Antonella Cataldi, che ha una laurea in giurisprudenza. Lei medita di adire le vie legali, pur essendo consapevole della complessità della vicenda.
(fonte: ilquotidianodelsud)

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