Il Movimento “La Base Cosenza”, ha organizzato per sabato primo aprile un presidio davanti all’ospedale “Giannettasio” di Rossano. Alla manifestazione prenderanno parte i familiari di Eugenio Bisogni, il ragazzo di 29 anni morto il 15 marzo scorso perchè non si trovava una barella e di Marta Azzaro, la ragazza di 17 anni deceduta nel gennaio scorso dopo le dimissioni dall’ospedale “Guido Compagna” di Corigliano.
“Come si può morire a 29 anni dopo ore di attesa in ospedale?. scrive ‘La Base Cosenza’ – Come possiamo ritrovarci vittime nei luoghi preposti alla cura e alla preservazione delle nostre vite? Ce lo stiamo ancora domandando e ce lo chiediamo da troppo tempo, per Eugenio, per Marta, per tutte le persone calabresi morte a causa di un diritto negato. Quando non esiste il diritto alla salute è direttamente minacciato il diritto alla vita. Non vogliamo più vedere esistenze spezzate, non vogliamo più veder disseminate famiglie distrutte”.
“Il Governo ha fallito e continua a volerci polmone economico di privati e di altre regioni con un piano di rientro che ha lasciato solo strutture vuote e malasanità, la Regione continua a mantenere i propri equilibri sui potentati della sanità privata- prosegue il Movimento. Siamo stanchi e stanche delle morti in ospedale, vogliamo giustizia per le vittime. Giustizia e dignità per i familiari e, più semplicemente, vogliamo che le nostre vite siano tutelate e che non ci siano altri morti nelle mani di uno Stato assente”.
“Per rivendicare la fine di questo disastro sabato 1 Aprile alle ore 10:00 ci ritroveremo insieme alla famiglia di Eugenio Plastina a Rossano, davanti l’ospedale Giannettasio dove Eugenio ha perso la vita il 15 Marzo. Insieme per Eugenio e per tutte le vittime della malasanità. Vogliamo giustizia.
Vogliamo il diritto alla salute”- conclude il Movimento ‘La Base Cosenza’.