Vibo Valentia – Quattro consiglieri comunali di Stefanaconi (Nicola Carullo, Antonio Fortuna, Salvatore Maluccio e Carmelo Di Sì) hanno ufficialmente depositato una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Salvatore Solano, che è anche presidente della Provincia di Vibo Valentia.
La sfiducia nasce dagli sviluppi investigativi e dalle intercettazioni agli atti della recente inchiesta della Dda di Catanzaro denominata “Petrol mafie” o anche “Rinascita Scott 2”.
Nell’inchiesta della Procura distrettuale guidata da Nicola Gratteri sono stati arrestati per associazione mafiosa, estorsione, riciclaggio e altri reati gli imprenditori Giuseppe e Antonio D’Amico, di Piscopio (frazione di Vibo), primi cugini di Solano.
Un intero capitolo dell’inchiesta è intitolato proprio ai “Rapporti dei D’Amico con Salvatore Solano, presidente della Provincia di Vibo”, altri capitoli invece al “Sostegno dei D’Amico per la campagna elettorale di Solano”, ai pranzi con il presidente della Provincia ed alle “forniture di bitume alla Provincia di Vibo”.
Nel chiedere le dimissioni di Solano, i quattro consiglieri affermano che “l’inosservanza di comportamenti etici e morali da parte di amministratori ha portato allo scioglimento di tanti Consigli comunali, provinciali, Aziende sanitarie. Questa preoccupazione ci porta a chiedere al sindaco di essere consequenziale”.