Lamezia Terme – “Ci giungono numerosissime segnalazioni, anche con documentazione fotografica, della situazione inaccettabile del trasporto tra Catanzaro e Lamezia”. Lo rende noto Rosario Piccioni, consigliere comunale “Lamezia Bene Comune”.
“Come sappiamo sono numerosi i cittadini lametini che ogni giorno per lavoro si recano a Catanzaro e rientrano nel tardo pomeriggio utilizzando le linee del trasporto privato su gomma- aggiunge. Una scelta sicuramente da incoraggiare: innanzitutto nell’ottica della sostenibilità ambientale e poi, vista praticamente l’impossibilità di trovare un parcheggio gratuito in pieno centro, nell’ottica di far quadrare i conti del bilancio familiare visti i costi altissimi per parcheggiare tutta la giornata negli stalli a pagamento. Da quanto ci viene segnalato, a partire da settembre, le corse di ritorno da Catanzaro sono state ridotte e incomprensibilmente accorpate: mentre prima erano previste 2 corse da Catanzaro centro (17.10 e 17.20) e una da Germaneto, oggi la corsa delle 17.20 effettua il passaggio a Germaneto prima di ripartire per Lamezia. Con il risultato di autobus stracarichi di passeggeri e tanti lavoratori che arrivano a Lamezia addirittura due ore dopo aver preso il mezzo. Una riorganizzazione incomprensibile soprattutto alla luce del fatto che quasi tutti gli uffici hanno ripreso il lavoro in presenza e abbandonato lo smart working”.
“Ci vengono segnalati autobus da Catanzaro a Lamezia – prosegue Piccioni – affollati ben al di sopra delle regole previste attualmente per la capienza dei mezzi di trasporto, senza alcun distanziamento e con evidenti rischi per la salute dei passeggeri e degli stessi autisti. Per non parlare del disagio di tanti lavoratori pendolari che, per percorrere una distanza di appena 40km, rientrano a casa anche due o tre ore dopo. Stiamo parlando di un numero significativo di lavoratori a cui si aggiungono studenti e tanti lametini che quotidianamente utilizzano gli autobus per andare e tornare da Catanzaro. Chiediamo al presidente Occhiuto di prendere atto della situazione, certamente ereditata da chi c’era prima di lui, e di dare al più presto risposte ai tanti cittadini e lavoratori: perché, anziché aumentare le corse per favorire il distanziamento interpersonale, le stesse sono state diminuite? Chiediamo all’amministrazione regionale di farsi garante di una programmazione e riorganizzazione dei trasporti tra Catanzaro e Lamezia che assicuri il rispetto delle regole, la tutela della salute delle persone e un servizio dignitoso per i tanti lavoratori pendolari”.