Il Tar del Lazio ha dichiarato ammissibile il ricorso presentato dal Comune di Villa San Giovanni e dalla Città metropolitana di Reggio Calabria contro il parere positivo, del 13 novembre scorso, della commissione Via Vas al progetto di Ponte sullo Stretto, pur esprimendo 60 osservazioni a cui si sarebbe dovuto adeguare il progetto di costruzione. I giudici, inoltre, hanno anche accolto la richiesta di integrazione documentale delle due amministrazioni calabresi. L’udienza è stata rinviata a data da destinarsi. Il ministero dei Trasporti di Matteo Salvini e la Stretto di Messina, società dello Stato incaricata di costruire l’opera, avevano chiesto che il ricorso fosse giudicato inammissibile
Sono diversi gli aspetti critici citati nel ricorso contro il ponte che il ministero dei Trasporti intende mettere in cantiere nei primi mesi del 2025. Il primo è il criterio d’urgenza adottato per la rapida approvazione del progetto tramite la ricapitalizzazione della società Stretto di Messina. NNon si comprende quale sia la necessità e l’urgenza di realizzare un’opera, che si prospetta da oltre cinquant’anni, che non è mai stata realizzata e che, per le molteplici ragioni esposte infra, non è obiettivamente realizzabile”. Molto impattanti altri due aspetti citati nel ricorso. Con la sua altezza di 65 metri, il ponte impedirebbe alle navi da crociera e alle grandi porta container di attraversare lo Stretto «con incalcolabili conseguenze sulla navigazione commerciale del Mediterraneo». Valutazione che viene ritenuta necessaria alla luce dei nuovi piani urbanistici che i comuni dovrebbero stilare se il ponte venisse costruito e delle opzioni di sviluppo che il ponte potrebbe precludere.
Infine, il progetto definitivo è stato approvato senza che siano stata data risposta agli interrogativi sull’impatto dei terremoti sulla struttura, sull’assorbimento delle risorse idriche da parte dell’enorme cantiere in due regioni già in grave sofferenza per la siccità. Interrogativi sono stati sollevati anche sullo stoccaggio dei detriti e sul particolato emesso dai veicoli che attraverserebbero il ponte.