In occasione della Festa della Mamma parla Silvia Suraniti (foto in basso), responsabile del Centro di distribuzione della corrispondenza di Caulonia. La struttura, ubicata al centro della cittadina jonica, ospita i portalettere dei comuni di Caulonia, Placanica, Stignano, Roccella Jonica, Riace, Monasterace, Camini, Stilo, Pazzano e Bivongi, tutti in provincia di Reggio Calabria. Complessivamente i portalettere che quotidianamente si occupano della consegna della posta sul territorio dello Stilaro sono 21, di questi ben 12 sono donne 11 mamme. Si tratta di Tiziana Maiolo, Carmelina Zurzolo, Maria Vittoria Gullà, Rosamaria Aiello, Marianna Aiello, Rossella Varano e Maria Di Chiera. “E che dire – ha commentato la responsabile del Centro – sono le migliori!”.
Mamma e lavoratrice, come si conciliano i due ruoli?
Essere mamma lavoratrice non è affatto semplice: oltre a prendermi cura dei figli, Anna di 5 anni e Andrea di 22 mesi e occuparmi della casa bisogna aggiungere l’impegno dalle ore trascorse in ufficio, nonché lo stress e la stanchezza che caratterizzano tutte le giornate lavorative. Conciliare lavoro e famiglia è una vera sfida quotidiana ma il segreto è organizzarsi
Lei ha un ruolo di responsabilità. Questo significa che ha meno tempo per fare la mamma?
Avere un ruolo di responsabilità richiede tempo e pazienza, oltre alle ore passate in ufficio devi essere reperibile in caso di emergenza, sempre pronta a risolvere tutti i problemi tecnici e a gestione i problemi della propria squadra. Tuttavia riesco sempre a ritagliarmi dei momenti per la famiglia, la collaborazione di coppia è senza dubbio fondamentale. Ad esempio la mattina è il papà che si occupa di portarli a scuola. Penso che una mamma che lavora, inconsciamente, presenta al proprio figlio un’idea di indipendenza e di professionalità che il piccolo ricercherà nel futuro. Avere una mamma non sempre a disposizione fa si che i figli crescano autonomi e che riescano meglio a gestire gli ostacoli della vita. E’ vero delle volte mi sento in colpa perché si passa meno tempo con loro rispetto a chi è a casa poi penso che lo faccio anche per loro, per garantirgli un futuro migliore.
Come giudica le politiche aziendali a tutela della maternità?
Poste Italiane garantisce tutti i diritti previsti dalla legge. Anche se ricordo benissimo che rientrare a lavoro quando il bambino aveva solo 3 mesi è stato un trauma. Per fortuna si ha diritto a due ore di allattamento fino al primo anno di vita e anche se sembra poco è un grande aiuto.
Da noi la presenza femminile è molto alta. Nella mia squadra, addirittura, ci sono 12 donne portalettere, di cui ben 11 sono mamme. Questo mi aiuta molta nella condivisione e nel confronto quotidiano assolutamente necessario per pianificare al meglio il nostro lavoro. Ma al di là di questo posso dire che le opportunità di formazione e di crescita professionale sono davvero molto. Io sono arrivata in Poste nel 2007, avevo 30 anni. Da Catania sono arrivata a Marina di Caulonia ed esattamente a Roccella Jonica, mi sono subito trovata benissimo con i colleghi. Alla fine ho scelto di restare. Fare solo la portalettere non mi bastava, avevo bisogno di fare di più, cosi ho iniziato un percorso di formazione che mi ha consentito di acquisire le giuste capacità per guidare questo importante centro di distribuzione.