“Il Consiglio dei ministri ha deciso di non impugnare la cosiddetta legge De Masi, la norma promossa dall’imprenditore anti-‘ndrangheta Nino De Masi (nella foto a destra) e approvata all’unanimità dal Consiglio della Regione Calabria nei mesi scorsi, e che prevede una serie di premialità per le imprese vittime della criminalità organizzata che hanno il coraggio di denunciare vessazioni, minacce o estorsioni”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.
“Nelle scorse settimane – aggiunge – ero stato informato in merito ad alcune perplessità di determinati Ministeri. Con la mia squadra abbiamo lavorato in questi giorni per appianare quelle che erano ritenute possibili criticità. Sono molto felice per il risultato raggiunto, ringrazio il governo per la leale collaborazione, e mi auguro che la legge De Masi possa essere un modello, nato in Calabria, ed esportabile al resto del Paese”.
“La politica calabrese è orgogliosa di aver concretizzato una proposta, nata dal basso, che impone a ciascuno di noi un nuovo approccio culturale. Il denunciante non va solo lodato e difeso ma, da portatore di valori positivi di legalità e giustizia, va messo nelle condizioni di vivere e prosperare al meglio nel proprio territorio” – conclude Occhiuto.
OK DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI ALLA LEGGE DE MASI. Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE FILIPPO MANCUSO: “PROVVEDIMENTI CONCRETI PER CONTRASTARE LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA”.
“La legge proposta dall’imprenditore Nino De Masi, votata all’unanimità lo scorso novembre dal Consiglio regionale e su cui ora c’è l’ok del Governo, conferma l’impegno a porre l’Istituzione dalla parte degli imprenditori vittime della mafia, non con astratte solidarietà ma con provvedimenti concreti. Le previste premialità per chi denuncia minacce ed estorsioni, prospettano la possibilità di allargare il fronte antimafia, per contrastare il disvalore assoluto rappresentato dalla criminalità organizzata e affermare i valori della legalità e dell’etica pubblica”.