Reggio Calabria – Era ricercato da due mesi dopo aver fatto perdere le sue tracce a seguito della condanna all’ergastolo in via definitiva per l’omicidio di Edoardo Bruciafreddo, commesso il 3 agosto 2010 a Reggio Calabria. Ora la latitanza di Antonio Perla, 32 anni (nel fotino), è finita. Gli agenti della Squadra mobile Reggina, infatti, lo hanno arrestato. Le indagini sono state coordinate dalla Procura generale della Repubblica di Reggio Calabria diretta da Gerardo Dominijanni.
Dopo l’omicidio, le indagini condotte dalla Polizia accertarono che Perla si recò a casa della vittima, suonò il campanello, e quando Bruciafreddo scese, gli sparò tre colpi di pistola calibro 7,65, colpendolo mortalmente al torace ed alla gola, per poi fuggire a bordo di un ciclomotore. Il movente del delitto fu individuato in una lite, avvenuta giorni prima, all’interno di un locale tra la stessa vittima ed il suo omicida.
Perla, dopo la sentenza definitiva di condanna della Corte di Cassazione del 30 giugno scorso, si era sottratto all’esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale di Reggio Calabria. Gli investigatori della Squadra mobile si sono subito messi alla ricerca dell’uomo ed hanno individuato, nella zona sud della città, l’appartamento in cui aveva trovato rifugio il ricercato. Gli agenti hanno quindi provveduto a circondare l’edificio ed hanno fatto irruzione, bloccando Perla senza che potesse provare a scappare. Una donna che si trovava nell’appartamento insieme a lui è stata denunciata per procurata inosservanza della pena.