Catanzaro – Nuova udienza davanti alla Corte d’Assise di Catanzaro (presidente Alessandro Bravin) nel processo per l’uccisione dell’avvocato Francesco Pagliuso avvenuta a Lamezia Terme il 9 agosto 2016. Nel corso della sua requisitoria il sostituto procuratore della Dda di Catanzaro, Pasquale Mandolfino, ha chiesto la condanna all’ergastolo per Marco Gallo, 36 anni, accusato di essere l’esecutore materiale del delitto eseguito per conto della cosca Scalise di Decollatura i cui vertici, Pino e Luciano Scalise, sono stati condannati all’ergastolo lo scorso 18 giugno.
Prima della richiesta di condanna del Pm l’imputato nel corso dell’udienza di oggi ha voluto sottoporsi ad esame per affermare, nel contraddittorio delle parti, la propria estraneità nell’omicidio del noto penalista. Secondo quanto si è appreso, Gallo, avrebbe raccontato di essersi recato, nell’agosto 2016, presso il piazzale sulla via Marconi solo per incontrare alcuni amici e che di solito si fermava lì a parlare con loro, ha spiegato che via Marconi era una via molto trafficata e che lui si recava da quelle parti anche per ragioni lavorative. Ha negato, nel corso della sua deposizione in aula, di avere una relazione sentimentale extraconiugale (circostanza, quella di una relazione extraconiugale di Gallo, mai emersa in dibattimento) e, inoltre, ha negato di essere lui quel soggetto che gli investigatori hanno chiamato “il podista”.
Al termine della requisitoria del Pm sono intervenuti anche gli avvocati Gianfranco e Pietro Agapito, per la Camera Penale di Lamezia Terme e per il Comune di Soveria Mannelli, con la propria arringa a sostegno delle ragioni dell’accusa. Subito dopo anche l’avvocato Caterina Restuccia per il comune di Lamezia Terme ha chiesto la condanna dell’imputato. L’udienza è stata poi rinviata al prossimo 22 dicembre per la discussione delle altre parti civili e della difesa in attesa della possibile sentenza.