Presentato alla Camera il rapporto INVALSI 2023, che un quadro completo sull’effetto post-pandemico sull’istruzione italiana. Durante il suo intervento, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha sottolineato la spaccatura tra Nord e Sud. L’Italia, sostiene il Ministro, è divisa in due, una divisione inaccettabile che va oltre l’aspetto geografico e si radica profondamente nel settore dell’istruzione: “In Sicilia, Campania e Calabria vi è un divario rispetto al Nord di 5 punti percentuali in italiano, di 10 punti percentuali in matematica e di 4-5 punti percentuali in inglese. La matematica è fondamentale, è un indicatore di crescita sociale, la lingua inglese è la chiave per accedere all’internazionalità e uno studente che non ha adeguate competenze in questa disciplina è fortemente penalizzato rispetto agli altri compagni”. Già nella scuola primaria, sorge questo divario, con una preoccupante carenza di competenze in matematica e inglese – due competenze fondamentali per lo sviluppo individuale e collettivo. Questa tendenza si amplifica nella scuola secondaria, dove il Sud soffre di un’alta percentuale di assenze.
Nonostante ciò, il Ministro ha riconosciuto alcuni progressi, tra cui una diminuzione della dispersione implicita ed esplicita a livello nazionale. Tuttavia, tali miglioramenti non possono oscurare la necessità di una “svolta” significativa nell’istruzione.
La soluzione proposta dal ministro Valditara si concentra su interventi mirati, individuando le scuole più a rischio e puntando a riforme ambiziose. Questi cambiamenti includono l’estensione della figura del docente tutor, l’introduzione di metodologie didattiche innovative e laboratoriali, una maggiore apertura della scuola al territorio, formazione speciale per i docenti e l’incremento delle attività extracurriculari.
Un aspetto fondamentale di questa riforma è l’incoraggiamento dell’eccellenza per promuovere lo sviluppo del territorio. Il ministro ha rivelato che fondi sono già stati distribuiti per le materie STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). Tutto ciò sarà monitorato nell’arco di due anni, con la possibilità di ulteriori estensioni.