Bolzano, pur perdendo 0,13 punti rispetto allo scorso anno, si conferma la provincia italiana dove si vive meglio. Completano il podio, come nel 2021, Pordenone (+3 posizioni rispetto al 2022) e Prato (+2). Scendo, invece, Firenze e Siena (entrambe -3). È questa la classifica che emerge dalla quinta edizione del “Rapporto sul Ben Vivere delle Province Italiane 2023: classifiche, indicatori ibridi, benessere soggettivo, partecipazione e invecchiamento attivo”, presentato oggi in occasione della quinta edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile, al via a Firenze. Questa la top 10: Bolzano, Pordenone, Prato, Milano, Firenze, Siena, Trento, Ancona, Bologna, Gorizia. Le province che sono migliorate di più (15 posizioni) rispetto al 2022 sono Sud Sardegna, Sondrio, Bergamo, Rimini, Terni e Alessandria.
Chiude la classifica 2023 Crotone che perde 3 posizioni rispetto all’anno precedente. Nel flop 10, oltre alla provincia calabrese, anche Reggio Calabria, Caltanissetta, Foggia, Taranto, Napoli, Benevento, Nuoro, Caserta e Vibo Valentia. Una presenza preoccupante, quindi, per le province del Sud Italia. Le province flop del 2023, che perdono più di quindici posizioni, sono Rieti, La Spezia e Trieste.
Ma secondo la classifica Generatività 2023 (che consiste nell’impatto atteso dalle azioni dei cittadini), la provincia di Bolzano è ancora una volta al primo posto, seguita da Trento e Milano. Quarto e quinto posto sono occupati da Pordenone e Reggio Emilia. Nel complesso, questa classifica mostra una certa stabilità (-0,37 punti) rispetto allo scorso anno, in particolare per indicatori quali l’età media della mamma al parto, il numero medio di figli per donna, le banche del tempo, la raccolta differenziata e il numero di NEET (giovani che non studiano né lavorano).
Sono soprattutto due i criteri esaminati che registrano le variazioni maggiori, diminuendo un po’ ovunque: il numero di cooperative iscritte all’albo e il numero di startup innovative. Basti pensare che solo 16 province su 107 non hanno subito una riduzione del numero delle cooperative iscritte: Pistoia, Lecce, Sassari, Cosenza, Reggio Calabria, Catania, Agrigento, Matera, Trapani, Parma, Macerata, Savona, Crotone, Grosseto, Isernia, Verbano-Cusio-Ossola, mentre il numero delle start-up è ridotto per molti territori.
Il “Rapporto sul Ben Vivere delle Province Italiane 2023” è stato curato da Leonardo Becchetti, Dalila De Rosa e Lorenzo Semplici ed è realizzato dalla Scuola di Economia Civile in collaborazione con il quotidiano “Avvenire” e con il contributo di Federcasse e Confcooperative. Nel Rapporto sono contenute le nuove classifiche su BenVivere e Generatività delle Province italiane, che non registrano miglioramenti significativi tra le macroaree del Paese rispetto allo scorso anno. Considerando alcune piccole eccezioni relative al punteggio e alla performance delle singole province, nel complesso il Sud non ha recuperato dal Nord e il Centro e quest’ultimo non ha recuperato dal Nord. Alla presentazione del Rapporto sono intervenuti Silvia Rovere (sindaco di Ostana), Mirko Di Bernardo (sindaco di Grottaferrata), Elena Nappi (sindaco di Castiglione della Pescaia) e Sergio Gatti (direttore generale di Federcasse-Bcc).
(AdnKronos)