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giovedì, 21 Novembre, 2024
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Reggio Calabria, dopo 4 mesi il macellaio Putortì lascia il carcere e va ai domiciliari

Lascia il carcere e va ai domiciliari il 48enne Francesco Putortì, macellaio reggino, che nel maggio scorso ha ucciso un ladro, Alfio Stancampiano di 30 anni originario di Catania, che era entrato all’interno della sua abitazione in contrada ‘Oliveto’ di Rosario Valanidi a Reggio Calabria, e ne ha ferito un altro, Giovanni Bruno, di 46 anni anche lui catanese.

Lo ha deciso il Gip di Reggio Calabria accogliendo l’istanza degli avvocati Natale Polimeni e Giulia Dieni, difensori di fiducia del sig. Putortì Francesco, insieme al sostituto processuale avv. Laura Febert, disponendo la revoca della misura cautelare in carcere imposta all’assistito, sostituita con gli arresti domiciliari.

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“Ha trovato accoglimento – spiegano in una nota i legali – l’istanza della difesa, avverso una misura oltremodo afflittiva nei confronti del sig. Putortì, protagonista di una vicenda che si ritiene un chiaro esempio di legittima difesa domiciliare”. Gli avvocati, nell’esprimere estrema soddisfazione per il risultato conseguito, attendono ora l’udienza dinnanzi la Suprema Corte, fissata per il 18 ottobre.

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