Nei giorni scorsi, una donna di 52 anni, dopo un malore accusato su un autobus dell’Atam, è stata soccorsa e rianimata da una pattuglia di polizia locale di Reggio Calabria prontamente allertata dall’autista del mezzo pubblico. La malcapitata infatti, mentre si trovava a bordo del bus di linea in transito sul lungomare Falcomatà, ha accusato un grave malessere ed è stata trovata dagli agenti intervenuti priva di sensi, non reattiva agli stimoli sensoriali e con occhi e bocca serrati.
A seguito di direttive telefoniche del personale del 118, allertato dall’autista dell’Atam, la signora è stata distesa sull’area di calpestio del bus e trattata per circa 15 minuti con messaggio cardiaco e ventilazione forzata bocca-bocca fino a quando ha iniziato a respirare autonomamente. Successivamente è stata affidata alle cure dei sanitari del 118 nel frattempo sopraggiunti e trasportata al Grande ospedale metropolitano per le cure del caso. Dalle prime risultanze non sembra che la donna abbia subito danni permanenti e che la grave crisi anche cerebrale sia stata dovuta a ipoglicemia. A rendere ulteriormente arduo il compito della pattuglia intervenuta, lo stato di fortissima e comprensibile agitazione della figlia diciannovenne dell’ammalata che era sull’autobus con la madre.
Il comandante Salvatore Zucco, appresi i fatti, si è subito congratulato con la pattuglia intervenuta che ha dimostrato prontezza operativa, sangue freddo e grandissime doti umane, oltre che avanzate competenze di primo soccorso.