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giovedƬ, 21 Novembre, 2024
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Reggio Calabria, truffe assicurative e falsi incidenti: 7 indagati tra cui 2 avvocati-VIDEO

VIDEO Reggio Calabria – Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Calabria e delle Compagnie di Reggio Calabria e Melito Porto Salvo, hanno dato esecuzione a un decreto di perquisizione domiciliare emesso dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, nei confronti di 7 indagati per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe assicurative, falsa testimonianza e corruzione.
Gli indagati, tutti reggini, sono A.A.C. di anni 33, G.C. di anni 58, G.A.N. di anni 47 (titolare di una autocarrozzeria), R.P. di anni 33, S.P. di anni 58 e i fratelli Ugo di 42 anni e Alessandro Torrente di 37 entrambi avvocati.
Nel corso delle operazioni si ĆØ inoltre proceduto dare esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, a carico unā€™autocarrozzeria del rione Modena di Reggio Calabria e di un centro protesi dentale sito a Reggio Calabria ā€“ Gallico.
Gli odierni provvedimenti hanno origine da unā€™attivitĆ  dā€™indagine condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Calabria, coordinata dal Sostituto Procuratore Dott. Stefano Musolino, avviata per riscontrare parte delle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia. Tra i soggetti menzionati dal collaboratore, e quindi oggetto della preliminare attenzione investigativa, vi erano i due fratelli U. ed A. T., entrambi avvocati del Foro di Reggio Calabria, sui quali emergeva che si occupassero precipuamente di pratiche riguardanti sinistri stradali.
Dalle complessive risultanze venivano cristallizzate a loro carico chiare condotte criminali che li ponevano a capo di unā€™organizzazione dedita alla commissione di truffe in danno delle compagnie assicurative simulando artatamente incidenti.
Il fine ultimo era quello di ottenere lauti risarcimenti dalle compagnie assicurative e, per far sƬ che tutto andasse per il verso giusto, gli indagati adottavano ogni forma di espediente.
Nel corso delle investigazioni, si possono riscontare richieste risarcitorie per oltre 100 mila euro e si ĆØ assistito a truffe seriali che venivano realizzate attraverso lā€™attuazione reiterata, da parte di piĆ¹ soggetti, di un protocollo collaudato, atto a trarre in inganno le imprese di assicurazioni, al fine di percepire indebiti risarcimenti.
I reati contestati e le modalitĆ  con le quali venivano posti in essere evidenziano come si attivi di fatto, e certamente questo ĆØ giĆ  avvenuto sullā€™intero territorio nazionale, un circolo vizioso, poichĆ© le assicurazioni, vedendosi truffate, aumentano il prezzo base dellā€™Rca, che innesca a sua volta ulteriori frodi che causeranno costanti aumenti sulla polizza Rca di tutti i cittadini.

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