“Il nostro impegno interpreta il sentire diffuso del popolo del centrosinistra e ha il solo scopo di rompere la gabbia che impedisce la partecipazione e il protagonismo delle tante energie oggi mortificate”. Lo scrive su Facebook l’ex governatore della Regione Calabria, Mario Oliverio, che conferma la sua candidatura da indipendente alla carica di presidente alle Regionali del 3 e 4 ottobre. “A fronte di un centrodestra privo di credibilità e di una proposta programmatica per affrontare i problemi della Calabria, sarebbe necessaria – sostiene Oliverio – una concreta, convinta e determinata iniziativa per unire le forze della sinistra e progressiste liberandosi da personalismi e logiche di prevaricazione. In primo luogo il Pd avrebbe dovuto e dovrebbe assolvere a questo compito. Finora niente di tutto ciò. Anzi, piuttosto che lavorare per unire e per creare un clima positivo ed inclusivo, chi ha la responsabilità di guidare il Pd ha scelto il metodo della ‘caccia al candidato’ pensando, erroneamente, per questa via di affrontare i nodi politici con prove muscolari. La verità è che i problemi reali della Calabria sono tenuti fuori dalla discussione e dal confronto che sarebbe necessario per verificare possibili convergenze e processi unitari. Purtroppo bisogna amaramente constatare che l’unica preoccupazione che condiziona le scelte – rileva l’ex presidente della Regione Calabria – è quella della collocazione dei singoli e più precisamente delle garanzie da dare ad un gruppo precostituito di candidati di venire eletti in Consiglio regionale. Tutto ciò con l’evidente assenza di un progetto politico”.
Oliverio ricorda che “è stata cinicamente posta in essere la strategia dell’abiura e dell’indifferenza che ha determinato l’isolamento del Pd e generato un progressivo allontanamento dalla comunità dei democratici. Questa grave situazione, che rischia di esplicitatarsi in un nuovo disastro elettorale, purtroppo contribuirà a rendere più drammatiche le questioni politiche finora non affrontate per responsabilità e complicità che hanno nomi e cognomi. Il nostro impegno interpreta il sentire diffuso del popolo del centrosinistra e ha il solo scopo di rompere la gabbia che impedisce la partecipazione ed il protagonismo delle tante energie oggi mortificate. Sono esclusivamente queste – conclude l’ex governatore calabrese – le ragioni per cui noi siamo e continueremo ad essere in campo”.