Dopo poco meno di tre lustri di commissariamento della sanità calabrese è naturale che la questione venga sollevata costantemente anche in questa campagna elettorale regionale. Ognuno ha la sua ricetta e le sue proposte.
Il candidato alla presidenza per il centrodestra, Roberto Occhiuto ha dichiarato, nelle scorse ore, che “Se dovessi essere eletto presidente della regione Calabria chiederò di assumere il governo della Sanità io stesso” ed essere nominato “commissario”. Parole pronunciate da Madrid, dove assieme al coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani ha incontrato la presidente della comunità autonoma di Madrid, Isabel Díaz Ayuso.
“Dalla riforma della Sanità in Calabria dipende davvero la possibilità di cambiare questa regione”, ha aggiunto Occhiuto, secondo cui il modello di gestione del Covid adottato a Madrid “si è segnalato come uno dei più efficienti in Europa” e da lì si possono “importare buone pratiche”.
Sulla stessa linea le dichiarazioni di Tajani: “Il commissariamento della sanità in Calabria non è più accettabile, non è più sostenibile.
Negli ultimi 12 anni l’assessore regionale della sanità in Calabria è stato di fatto il ministro della Salute dei governi che si sono via via susseguiti a Palazzo Chigi. E la situazione anziché migliorare è sensibilmente peggiorata. Adesso occorre voltare pagina, per risanare finalmente il debito, far ripartire gli investimenti, e costruire così un sistema che possa competere con le altre Regioni italiane”.