Catanzaro – “Sono impegnato a rifondare un sistema sanitario che ho raccolto in macerie. Non sarà semplice, non sarà un’attività che concluderemo nell’arco di qualche settimana o di qualche mese ma sarà un’attività che concluderemo dimostrando che anche la sanità in Calabria può essere governata”. Lo ha detto il presidente della Regione Roberto Occhiuto, a margine del giudizio di parifica del Rendiconto 2021 da parte della Corte dei Conti a Catanzaro, con rifermento alle criticità legate alla gestione della sanità calabrese, criticità emerse dalle relazioni della magistratura contabile.
“Nei livelli essenziali di assistenza – ha rilevato Occhiuto – siamo ultimi. Ho detto che il fatto che oggi siamo in avanzo di amministrazione e che questo avanzo è dovuto al fatto che abbiamo riconciliato i conti degli anni precedenti con i ministeri vigilanti non è una buona notizia, perché significa che nelle casse delle aziende sanitarie e del sistema sanitario regionale ci sono le risorse e queste risorse non vengono spese, per cui – ha sostenuto il governatore e commissario della sanità – credo che già dai prossimi giorni approfondiremo anche le questioni legate al governo delle aziende sanitarie e ospedaliere della nostra regione”.
Occhiuto ha poi osservato: “Oggi la Corte dei Conti si è lamentata dei commissari che mi hanno preceduto ma io questa volta li ho difesi, dicendo che c’è una sentenza della Corte costituzionale che dice che c’era poco che potevano fare se non erano assistiti dalle Stato centrale con risorse e personale. Io invece – ha concluso il presidente della Regione – sono impegnato a dimostrare che quest’ultimo commissario, cioè io, riesce a rifondare questo sistema sanitario che ho raccolto in macerie. Non sarà semplice, non sarà un’attività che concluderemo nell’arco di qualche settimana o di qualche mese ma sarà un’attività che concluderemo dimostrando che anche la sanità in Calabria può essere governata”.