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lunedì, 25 Novembre, 2024
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Resti umani trovati in un bosco di Oleggio: sono di un operaio scomparso 20 anni, ma il caso è ormai chiuso

Sono di Mohamed Sow, operaio senegalese scomparso 20 anni fa, i resti trovati ad aprile nei boschi di Oleggio, in provincia di Novara. Lo rende noto la Procura di Verbania. Per la scomparsa dell’operaio furono indagati i titolari della ‘Pulimetal’, dove lavorava. Accusati di omicidio, vennero assolti. La svolta, grazie alle analisi dei Laboratori di antropologia e odontologia forense dell’Università di Milano, non consentirà di riaprire il caso. L’imputato assolto o prosciolto con sentenza irrevocabile – ricorda la procura – non può “essere sottoposto a procedimento penale per il medesimo fatto, neppure diversamente qualificato o circostanziato”.

Il giovane, arrivato in Italia nel 1998, lavorava in un’azienda di pulitura metalli di proprietà di due calabresi di Taurianova, Rocco Fedele e Domenico Rettura. Proprio su di loro si erano concentrate le indagini.

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Il pm di Verbania Fabrizio Argentieri li aveva accusati di omicidio e occultamento di cadavere, ma dopo ben 7 processi, nel 2014 arrivò l’assoluzione in via definitiva. Proprio il mancato ritrovamento del cadavere era stato decisivo per il mancato accoglimento dell’impianto accusatorio della procura, che sosteneva che i due datori di lavoro avessero ucciso il giovane che si sarebbe reso protagonista di una protesta per il mancato rispetto degli accordi sulla sua retribuzione.

Secondo gli inquirenti Rettura e Fedele avrebbero ucciso Sow e ne avrebbero fatto sparire il cadavere, che però non era stato mai ritrovato. La perizia giunta a conclusione conferma questa ipotesi, ma tutto questo non basterà a rendere giustizia al ragazzo africano: l’assoluzione definitiva rende impossibile la riapertura del processo. Nel frattempo i due imprenditori hanno chiuso l’azienda nel novarese e sono tornati in Calabria. Qui nel 2017 sono stati arrestati nell’ambito di una maxi operazione contro la ‘ndrangheta e sono rimasti ristretti ai domiciliari fino a pochi mesi fa.

(fonte: La Repubblica.it)

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