“Una tagliola devastante. La peggiore riforma della giustizia da quando io sono in magistratura. Serve solo a buttare al macero i processi in appello, per cui la faranno franca migliaia di imputati già condannati in primo grado”. Così il magistrato Nicola Gratteri a ‘In Onda’ commenta la riforma Cartabia, dopo l’accordo raggiunto fra i vari partiti in Consiglio dei ministri. Le alternative alla “tagliola”, secondo Nicola Gratteri ci sarebbero se si lavorasse innanzitutto sulla “geografia giudiziaria”.
Arrivato il via libera del Consiglio dei ministri alla proposta di mediazione sulla riforma del processo penale. A quanto si apprende, c’è il via libera anche del M5s. Tempi più lunghi, fino a sei anni in appello, per i processi per delitti con aggravante mafiosa, nella fase transitoria di entrata in vigore della nuova prescrizione, fino al 2024. E’ la mediazione passata in Consiglio dei ministri. La proposta, frutto di una mediazione del Pd con il ministro Orlando, avrebbe assorbito i dubbi del M5s sull’improcedibilità per l’articolo 416 bis.1 del codice penale, sull’aggravante mafiosa. Una deroga esplicita per quei reati ci sarebbe nella fase transitoria, con la possibilità di termini fino a 5 anni a regime.