L’avv. Giancarlo Pittelli torna per la terza volta in carcere. L’aggravamento della misura dei domiciliari è stato notificato ieri all’avvocato penalista ed ex parlamentare catanzarese imputato nel maxi processo ‘Rinascita-Scott’ ed è stato disposto dal collegio del Tribunale di Vibo Valentia in accoglimento della specifica richiesta della Dda di Catanzaro, guidata dal procuratore Nicola Gratteri.
Secondo i giudici (presidente Brigida Cavasino, a latere Gilda Romano e Claudia Caputo) Pittelli avrebbe infatti cercato “di incidere sul regolare svolgimento del processo”. Al provvedimento viene allegata la lettera che l’avvocato avrebbe scritto nei primi giorni di ottobre al ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna ed alla quale avrebbe chiesto di aiutarlo.
“Aiutami in qualunque modo” sarebbero state anche le parole utilizzate da Pittelli che secondo i giudici Vibonesi “ha trasgredito consapevolmente le prescrizioni impostegli con i domiciliari nella parte in cui si fa divieto di colloquiare o comunicare, anche per telefono o con sistemi telematici con persone diverse da quelle che con lui coabitano”.